Villa Garnier, Bordighera. La città delle Palme, gemma della Riviera dei Fiori, si è recentemente confermata come una dell’eccellenze immobiliari del bel paese; l’acquisto di un’immobile o di una soluzione abitativa, di cui peraltro noi dell’Agenzia Immobiliare Domus abbiamo una vasta e incantevole selezione, rappresenta un vero e proprio investimento.
La città ligure di Bordighera infatti, oltre ad essere caratterizzata da un clima invidiabile, paesaggi incantevoli, uno stile di vita unico, tranquillo e rilassato, sia in centro che in collina, ha anche, a differenza di altre realtà, mantenuto un’autenticità rispetto al passato, che la rende molto apprezzata.
Non solo, nel corso dei secoli la città delle Palme ha sedotto professionisti italiani e stranieri. Tra i nomi più noti ricordiamo l’Architetto parigino Charles Garnier, che ha contribuito alla progettazione e all’edificazione di ville favolose, le quali ancora oggi incantano chiunque abbia la fortuna di vederle passeggiando per Bordighera.
La Bordighera di Monsieur Garnier: influenze architettoniche di un artista
Charles Garnier nacque a Parigi nel 1825, iniziato allo studio di architettura dalla madre, elaborò uno stile estremamente personale, simbolo dell’epoca di Napoleone III, dal temperamento neobarocco e a tratti eclettico e riconoscibile in alcune delle sue opere principali, tra cui L’Opera Garnier a Parigi (1861-1875) e La sala di concerto del Casinò a Montecarlo (1878-1879) – fonte Wikipedia.
Monsieur Garnier conobbe Bordighera nel 1864 durante un suo soggiorno mentonasco, e come un altro notissimo artista francese – Claude Monet – se ne innamorò perdutamente.
Nel 1872, l’Architetto acquistò un lussureggiante palmeto, che trasformò in un giardino botanico, situato attorno alla Cappella di San Sebastiano, dove fece realizzare una dimora destinata a diventare una delle ville più belle della Riviera: Villa Garnier.
Villa Garnier, una dimora speciale nella Riviera dei Fiori, opera architettonica di immenso valore
Villa Garnier, oggi casa vacanze a Bordighera, con camere in struttura d’epoca, con un prestigioso giardino botanico e terrazza sul mare, a pochi minuti dalle spiagge, è caratterizzata da un’eleganza particolare, in cui si possono riconoscere delle influenze orientali.
Lo stile moresco, infatti, si identifica nella struttura della torre di Villa Garnier, sottile e slanciata come un minareto arabo. L’ingresso di Villa Garnier si distingue per la ricca decorazione degli affreschi e dei disegni, opera di vari pittori, tra cui Lenepveu, Meissonier, Boulanger, Bida e Clairin, amici e ospiti dell’architetto.
Non solo! La sala di lettura ancora oggi, conserva la delicatezza delle decorazioni a mano, con medaglioni raffiguranti animali viventi, rispettando il gusto estetico dell’architetto Garnier.
Nella sala da pranzo, il soffitto è impreziosito da eleganti decorazioni floreali e da un magnifico affresco ottagonale di Baudry, che ritrae due angeli in una scena suggestiva.
Le pareti delle scale, che conducono ai piani superiori sono state ornate con motivi geometrici, aggiungendo un tocco artistico che si integra armoniosamente con l’intero contesto architettonico di Villa Garnier.
Villa Bischoffsheim e la torre di Garnier: una firma di stile
Oltre a Villa Garnier, l’architetto parigino costruì anche Villa Bischoffsheim, oggi nota come Villa Etelinda, anch’essa tra le costruzioni più belle della Riviera dei Fiori.
L’opera gli fu commissionata dal banchiere franco-tedesco Raphaël Von Bischoffsheim che ci visse per diversi anni. Nel 1896, tuttavia, il Signor Von Bischoffsheim decise di lasciare Bordighera e la Riviera dei Fiori, a causa di una serie di incomprensioni con le autorità locali. Il banchiere vendette la villa alla nobile famiglia inglese del Conte di Strathmore Claudio Bow es Lyon, che spesso ospitò alcuni tra i reali d’Inghilterra; tra i più celebri possiamo menzionare il Duca di York, futuro Re Giorgio VI e l’amata figlia, Elisabetta II, la regina più longeva del Regno Unito.
Villa Bischoffsheim è caratterizzata da uno stile architettonico molto vicino a quello di Villa Garnier; una scelta stilistica che si manifesta pienamente nella torre di Villa Etelinda, anch’essa snella e alta.
La villa sedusse personaggi illustri come il microbiologo Louis Pasteur e la regina d’Italia Margherita di Savoia, che ne furono ospiti durante i loro soggiorni nella Riviera dei Fiori, e ancora una volta il famoso impressionista Claude Monet, che rappresenta “la sorella” di Villa Garnier in un famosissimo quadro: “Les Villas à Bordighera”, conservato al Museo d’Orsay a Parigi.
La stessa Regina Margherita l’acquistò nel 1914 e la utilizzò fino alla costruzione di Villa Regina Margherita. Dopo la morte della Regina, nel 1926, Villa Bischoffsheim fu donata dai reali all’Associazione Nazionale Famiglie dei Caduti e dei Dispersi in Guerra 17 Giugno 1926, che la gestì fino ai giorni nostri.
Non solo Villa Garnier, il lascito dell’Architetto parigino
A Bordighera, oltre a Villa Garnier e Villa Bischoffsheim, Monsieur Garnier, ha anche costruito anche altre opere.
Tra le più significative possiamo annoverare: La Chiesa di Terrasanta , l’Hotel Belvedere; la Scuola comunale (oggi Municipio), Villa Studio, poste e telecomunicazioni (oggi sede della Polizia municipale). Opere di pregio, che si incontrano passeggiando per Bordighera. Edifici di una bellezza rara e senza tempo, che contribuiscono a rendere il fascino della cittadina ligure irresistibile e la realtà immobiliare di Bordighera un settore in cui investire.